Sollecitato da un articolo di Edoardo Segantini su pirateria ed ebook (mio padre l’ha letto su carta e me l’ha segnalato, su http://www.corriere.it lo trovate on-line) mi sono deciso a scrivere un post sulla dura vita del lettore digitale onesto 🙂 Sono riconoscente anche a uno dei commentatori del pezzo di Segantini che scrive: “Non ho problemi a pagare i libri in formato elettronico a patto che 1) Siano reperibili quelli che mi interessano; 2) Abbiano un formato aperto”.
Tutto è nato da una mia nuova passione, China Miéville. Ho letto “La Città e la Città ” in cartaceo e, folgorato, ho cercato su Bookrepublic qualche altro suo titolo in italiano in ebook; caspita, tra i 33 titoli (dato 03/02/2012) di Fanucci non c’è nemmeno un titolo di Miéville, peccato 😦 Ma ecco l’anomalia. Se andate nella sezione ebook della casa editrice romana “La Città e la Città ” c’è! Disponibile a 5,00€ insieme a 40 libri digitali di altri autori. Mmmh.
A questo punto ho cercato su Bookrepublic il titolo a fianco (vedi immagine allegata), “Picabo Swayne” di Salvi e Gatto. Niente, non c’è. Neppure su IBS, Feltrinelli e Bol.it. Entrambi i titoli sono reperibili solo sul sito del loro editore (per adesso). Ma il vero divertimento inizia ora. Prendiamo “Tempest” di Julie Cross. Se lo cerchiamo come Fanucci su Bookrepublic non c’è, se però digitiamo il titolo, ta da! È schedato sotto un editore “diverso”: Leggereditore.
“Tempest”, dicevamo, (e già che ci siamo anche “Il guardiano della città perduta” di Daniel Polansky che vedete sopra) è erroneamente catalogato sotto Leggereditore (sigla editoriale riconducibile a Fanucci) anche su Bol.it, mentre IBS, Feltrinelli e Ultima Books riportano correttamente l’editore giusto che compare pure in copertina. Cosa diceva il punto uno richiamato dal commentatore del “Corriere”? Che gli ebook siano reperibili, siano facile da trovare?
Un utente alle prime armi non sarebbe riuscito a scovare “Picabo Swayne” o il titolo di Miéville senza avere l’intuizione di cercarlo nel sito della Fanucci, un neofita sarebbe magari rimasto un po’ disorientato cercando “Tempest” o la storia di Polansky per editore su Bol.it e Bookrepublic. Se, come è stato detto a If Book Then 2012, ad esempio, i metadati sono decisivi per la fortuna commerciale di un ebook la confusione può solo incentivare modi illeciti di procurarseli.
Questa storia è davvero bizzarra.
Che senso ha digitalizzare il catalogo se poi non gli dai visibilità ?
Siamo agli inizi Andrea, vedrai che quando gli editori italiani concepiranno gli ebook come libri “veri” faranno i salti mortali per renderli reperibili con facilità .
Tra l’altro su Ultima Books – non ho controllato altrove – vari eBook di Leggereditore sono catalogati sotto Fanucci!
Grazie per la segnalazione Ayame. Chissà dove sta l’inghippo (perché tale mi pare si tratti; nulla di drammatico ma spiacevole sì), se a monte o a valle!