Cloud Atlas di David Mitchell
Frassinelli, novembre 2012, 14,90 €, 616 pagine
Reading Life: come faccio a dirvi quanto ho impiegato a leggerlo? Non c’è l’edizione elettronica 😉
«”Quando esalerai l’ultimo respiro capirai che la tua vita altro non è stata che una piccola goccia in un oceano sconfinato!” Ma cos’è l’oceano se non una moltitudine di gocce?».
Facciamo un gioco, andate su google e scrivete “cloud atlas ebook”, le successive chiavi di ricerca sono: ita, italiano, ita download. Risultati simili appaiono con “hunger games ebook” del resto: ita, gratis, ita pdf. Non ho indagato ma è chiaro che è possibile reperire piratato e in formato digitale l’ottimo romanzo di David Mitchell Cloud Atlas; a oggi l’edizione italiana è esclusivamente cartacea… Perché Frassinelli (ovvero Sperling & Kupfer e di conseguenza Mondadori) non hanno pubblicato l’ebook in italiano? Possono esserci molte ragioni, rimane il fatto che per adesso “ne gh’è minga” 😦
“L’atlante delle nuvole” come sottolineava tra gli altri Tullio Avoledo su Twitter, quando uscì nel 2005 in Italia se lo filarono in pochi, eppure la struttura narrativa – analizzata brillantemente da Cristiano de Majo su Rivista Studio, leggete il suo post: “L’atlante della letteratura” – è così elaborata e particolare da avere attirato l’attenzione dei fratelli Wachoski che ne hanno tratto un lungometraggio, Cloud Atlas, appunto. Se siete in cerca di un riassunto della trama vi invito a leggere quello di Monica Cruciani su booksblog.it (cliccate qui). Io l’ho appena finito e ve lo consiglio (non ho visto il film).
In questo post non voglio tanto parlare del romanzo di Mitchell (bravo!) ma di come il suo sia un caso esemplare di cortocircuito tra editoria digitale e tradizionale. Quanti libri ha scritto questo autore? Cinque, tutti tradotti da Frassinelli nell’arco di dieci anni: Nove gradi di libertà (2001; 2012 Sperling & Kupfer), Sogno numero 9 (2002), L’atlante delle nuvole (2005), A casa di Dio (2007), I mille autunni di Jacob de Zoet (2010).
Nessun titolo di Mitchell è per ora disponibile in ebook. Quanti sono acquistabili a gennaio 2013? Tre. Due sembrano non disponibili a credere agli store on-line Mondadori. Era possibile andare in libreria nell’autunno 2012 e trovare l’edizione de “L’atlante delle nuvole” uscita nel 2005? No, era in preparazione un’edizione nuova, con una copertina inedita, la locandina del film di Lana e Andy Wachoski e Tom Tykwer uscito nelle sale il 10 gennaio 2013.
Qual è il paradosso? Semplice, le opere di David Mitchell in lingua originale e in formato digitale esistono, le trovate su Amazon, Kobobooks ecc. Non è di certo un autore contrario al libro elettronico. Eppure, forse perché i diritti digitali dei suoi romanzi in Italia non sono ancora stati discussi o un accordo non è stato trovato… niente, gli ebook ce li scordiamo. Peccato anche per Frassinelli. Vi ricordo quanto sia decisiva l’uscita di un film per le vendite di un titolo a esso legato (anche uscito da molto tempo), per fare un esempio su Bookrepublic.it l’epub “Vita di Pi” di Yann Martel è quarto in classifica.
Esiste una rivoluzione digitale in campo editoriale? Sì; rendere obsoleto il “salvo esaurimento scorte” – come Fabrizio Venerandi di Quintadicopertina ha intitolato il suo blog –, cioè rendere reperibili sempre e comunque le storie di un autore (tutte) è il primo punto di questa rivoluzione. Non sarà facile ma ci arriveremo.
Scusa, penso che lo puoi trovare qui: http://streamita.net/ [mettendo nel campo di ricerca Cloud Atlas, ndLuca] e perfettamente legale … 😉
Alex, sul “perfettamente legale” vediamo se per caso passa di qui la Sperling e ci dice qualcosa a proposito…
Pingback: Amitav Ghosh, Il cromosoma Calcutta, se esiste io lo devo trovare, credo di averne bisogno più di te | Il lettore digitale