Romanzo rosa di Stefania Bertola
Einaudi, 2012, 6,99 €
«”E via, via subito, da non ripetere mai piú, l’allusione letteraria. Cos’è quel Darcy, cos’è quel Georgiana? Vuole fare sfoggio di cultura? Scriva un libro per il premio Strega. A noi non interessa, signorina, sapere che lei ha letto Orgoglio e Pregiudizio“».
Mentre nelle librerie esce l’ultimo romanzo di Stefania Bertola, Ragazze mancine, omaggiato su TuttoLibri di questa settimana da una delle incomprensibili recensioni di Bruno Quaranta, mi sono invece deciso a leggere Romanzo rosa della stessa autrice piemontese apparso sempre per Einaudi l’anno scorso. Ha del resto una trama molto curiosa. Riassunto: cronaca in prima persona del corso di scrittura di genere – come scrivere un Melody, ovvero un Harmony – frequentato dalla protagonista con la possibilità di leggere l’intreccio sentimentale viva via inventato dalla scrittrice in erba. Il libro alterna infatti le lezioni, con tanto di dispense, del corso con i capitoli del romanzo scritto dalla bibliotecaria di San Mauro Torinese che narra la storia.
“I Melody e i Gialli Mondadori vivono un’esistenza precaria e clandestina sui carrelli, non hanno posto negli scaffali. Non sono catalogati, non hanno schede, e i clienti della biblioteca li possono prendere con una certa noncuranza” scrive Bertola, tuttavia sono molto divertenti da scrivere e quindi anche il lettore fino alla fine dell’ebook rimarrà con il fiato sospeso: riuscirà la biblitoecaria Olimpia, pur incapace di rendere sulla pagina la vera passione che tutto travolge, a scrivere un Meleody che soddisfi le aspettative della severissima insegnante del corso Leonora Forneris? Mentre la storria corre veloce in una Torino che vediamo dai finestrini del 61 Bertola schizza intanto divertenti sottotrame secondarie aventi come protagonisti i compagni di corso di Olimpia.
Alla fine di Romanzo rosa lo ammetto sono rimasto perplesso, ho letto un ebook che mi è piaciuto? Ho incontrato una nuova autrice di cui potermi fidare? La tripartizione del volume – storia di Olimpia, dispense del corso, storia del Melody – nel respiro breve della narrazione mi è sembrata troppo schematica per creare, almeno in me, quella immedesimazione che ti spinge sotto la superficie della storia, a immergerti completamente in essa voglio dire, e che vedo da tante recensioni in Rete è scattata in altri lettori. Durante la mia lettura invece questa ritmica alternzanza di piani mi ha lasciato fuori dall’opera, più ammirato dalla bravura della scrittrice che avvinto da quello che avevo sotto gli occhi.
Non di puro esercizio di stile si tratta ad ogni modo perché Romanzo rosa è anche una guida per comprendere meglio la fortuna dei “romanzi Harmony” (intesi come genere) nel nostro paese: come sono costruiti? a chi si rivolgono? perché piacciono? Capisco allora che per quanto riguarda il sottoscritto avrei forse apprezzato meglio tre libri: un saggio breve sul romanzo rosa in Italia, un Harmony vero e proprio, la stessa storia concepita da Bertola con protagonista Olimpia, i suoi gatti, le sue nipoti, la Forneris, Paola, Vittorio e gli altri compagni di corso ma raccontata senza l’ironia che pervade ogni paragrafo di tutto questo bel romanzo. Romanzo rosa racchiude invece tutti e tre. Mi viene da pensare addirittura che trasformato in sceneggiatura e raccontato per mezzo di un film mi piacerebbe il doppio questa storia 🙂 chissà che qualcuno non mi accontenti.
Ciao Luca, sono Sandra, scrivevo su @tpemberley e avevamo avuto degli scambi di opinione sul kobo:-) Io adoro la Bertola, con Romanzo Rosa all’inizio ho temuto mi stesse un po’ prendendo in giro in quanto lettrice di Harmony, ma poi mi sono accorta che il suo sguardo sul genere è ironico ma anche abbastanza affettuoso. E poi, per descriverli così bene deve averne letti un sacco anche lei! 🙂
Ciao Sandra, mi ricordo, ben ritrovata! Non fraintendermi, anche a me “Romanzo rosa” è piaciuto e di sicuro leggerò altri suoi libri, sottolineavo solo che nonostante la sua apparente semplicità il tema (e il modo in cui l’ha sviluppato) di questa storia non mi ha convinto del tutto 😉 Io devo decidermi a leggere un Harmony vero invece, magari proverò in ebook anche loro. Alla prossima!