Pirateria ed ebook, scrivo sull’onda di una emozione quindi non fateci caso se andrò fuori dalle righe. Stamattina 5 febbraio 2012 su “la Lettura” del “Corriere della Sera” Vincenzo Latronico firma un pezzo dal titolo: “Il dilemma morale dell’ebook pirata” (on-line sul sito dell’inserto stamattina, 7/02/12). È il punto di vista di un uomo di ventotto anni che come me crede che il libro cartaceo, così come oggi lo conosciamo, sia “un accidente della storia”. Mettiamoci pure che lo scrittore/traduttore delle riflessioni affermi come molti libri elettronici (“quelli non tradotti, quelli che mi servono subito, quelli fuori commercio”) li scarichi senza pagare, mi sono davvero appassionato a leggere i suoi pensieri. Fino a questo passaggio:
Il fatto che io calpesti un diritto [d’autore, ndLuca] altrui che pure spero nessuno calpesti ai miei danni può essere visto come una dissociazione, o una pia illusione, o una tentazione di free-riding, o un sepolcro imbiancato: poco importa. Lo faccio. So che non dovrei, ma lo faccio. E so, o credo di sapere, che prima o poi lo faranno tutti.
Eh no. Ripongo le mie speranze in una morale condivisa in quel “credo di sapere” che Latronico inserisce in mezzo all’ultima frase di questa breve citazione. Come si dice? “Il ladro crede che tutti sian compagni a lui” non lo accetto da un uomo non ancora trentenne. Non siamo comparse in un film di Alberto Sordi come urlava Moretti. Se davvero l’industria editoriale collasserà e/o dovrà ridimensionarsi a causa degli scaricamenti illegali ciò non avverrà perché comprare un ebook è “dichiaratamente obbligatorio” (e quindi antipatico) ma perché non sarà stata in grado di rendere l’acquisto dei beni che produce facile e immediato (chiedete ad Amazon se ha paura della pirateria o se piuttosto dal terrore degli editori tradizionali per essa non ci abbia invece guadagnato, vedi Joe Wikert su www.publishersweekly.com).
p.s. Al di là del dilemma morale se scaricare o meno gratis gli ebook sono d’accordo con le altre riflessini presenti nell’articolo di Latronico, ho deciso di seguirlo come scrittore. Altri spunti interessanti in questo post di Andrea Coccia su booksblog a proposito di un pezzo di Federico Semprini della “Stampa”, “Il trionfo degli e-book spaventa gli editori: ‘È una manna per i pirati'”, l’articolo risale a gennaio 2010.
p.p.s. Intaccando una percentuale non irrisoria dei miei guadagni (11,99€) ho acquistato immediatamente su Bookrepublic “La cospirazione delle colombe” scritto da Latronico e pubblicato da Bompiani nel 2011, ricordavo di averne letto una recensione su “Tuttolibri”. Qualcuno ha detto che non v’è maggior ladro d’un cattivo libro, mi auguro di non aver sprecato i miei soldi e il mio tempo.