Archivi tag: editori laterza ebook

Cristiano Cavina, Romagna mia! Perché qui non si raccontano delle storie: qua ti dicono dei fatti

Romagna mia! di Cristiano Cavina

Romagna mia! di Cristiano Cavina

Romagna mia! di Cristiano Cavina
Laterza, maggio 2013 (digitale), 5,49 € (ebook), 10,20 € (libro)

«Ma anche ammettendo che la Romagna non sia mai esistita, facendo come chi la considera il bagno a mare dell’Emilia, non si può negare che esistano i romagnoli».

Ho preso in prestito questo ebook di Cristiano Cavina perché è l’unico che ho trovato via MLOL, il servizio di prestito di ebook di cui vi ho già parlato; Cavina è uno scrittore nato a Faenza nella tarda primavera del ’74  che ha scritto sette libri per Marcos y Marcos, l’ultimo è uscito quest’anno nel 2014: “La pizza per autodidatti”. Io vorrei leggere in ebook questi sette libri ma non posso. Quello che ho preso in biblioteca l’ha pubblicato un’altra casa editrice, l’Editori Laterza; come in tutti gli altri ci trovi scritte cose che conosce bene, la sua storia, il suo territorio, la sua Romagna (con tanto di cartina!).

Dicevo che in ebook (a parte cinque titoli, fra cui uno – “Il Babbo Natale di Viale Neri arriva prima. Racconti di Natale” – che ha un racconto di Cavina, per paradosso) non troverete nessun titolo della Marcos y Marcos, perché questa casa editrice “in assoluta controtendenza, non lancia i suoi titoli in formato elettronico” Così Claudia Tarolo, editor e co-editore: “Marcos y Marcos pubblica pochi testi molto selezionati di narrativa e poesia, li offre stampati su bella carta con copertine colorate, e li vende in libreria“. (Su agoravox.it trovate tutta l’intervista a firma di Paolo Calabrò). Stop. Chiaro, no?

Risultato, i libri di Cavina devo sperare che il libraio di turno li abbia… perché in digitale per ora nulla da fare. Peccato perché “Romagna mia!” è struggente; dovreste leggerlo per capire in che modo le vecchiette di quand’era piccolo Cavina siano passate dal latino del prete che diceva la messa a una loro versione italiana romagnolizzata – “tantum ergo sacramento, venererum ceruii” / “Canta il merlo sul furme-e-ntooo e e fa ri-incicciur” – come a metà Ottocento nei campi di cotone del delta del Mississipi i canti tribali africani antichi, così li definisce lui, piano piano diventarono blues un giorno dopo l’altro.

A me i libri di Cavina ricordano la poetica dei Monty Python; certo sorridi, ma capisci che dietro all’assurdo che diventa comico c’è, in realtà, nient’altro che la nostra naturale condizione umana; quella che fa scrivere a Cavina, “niente se ne va mai davvero; tutto gira e prima o poi torna indietro da te”. Come il giocatore di maraffa che scappa in Argentina a metà di una partita e una volta tornato trent’anni dopo, inevitabilmente, incontra al bar chi ancora di quella partita si ricorda e glielo rinfaccia. Come i vecchi della sua terra, “che appena si staccano un centimetro dal campo si spengono; appassiscono proprio”.

Lascia un commento

Archiviato in ebook recensioni

Riccardo Luna, Cambiamo tutto! Sogni di un tecno utopista o esempi pratici per cambiare questo paese?

Cambiamo tutto! di Riccardo Luna

Cambiamo tutto! di Riccardo Luna

Cambiamo tutto! La rivoluzione degli innovatori di Riccardo Luna
Editori Laterza, marzo 2013, 5,99 €
Reading Life: 18 minuti ogni sessione, 2.1 ore di lettura, 328 pagine girate

«Ovvero, come cambia la Scienza al tempo di Internet? Come cambia, se facciamo incontrare gli scienziati con i valori guida della cultura digitale: la trasparenza, la partecipazione e la collaborazione? Come cambia se portiamo in laboratorio quella voglia a volte irrazionale di provarci comunque che è tipica degli startupper, quella predisposizione al fai-da-te che abbiamo scoperto negli artigiani digitali? È evidente,: cambia tutto».

Solo a scorrere l’indice di Cambiamo tutto! – Startupper, Maker, Dreamer, Civic hacker, Biopunk, iSchool – di Riccardo Luna, ex direttore di “Wired”,  giornalista di “la Repubblica”, tra i promotori della candidatura di Internet al premio Nobel per la Pace si intuisce perché, come dice pure il sottotitolo, quelli che vogliono cambiare il mondo non aspettano, lo fanno e soprattutto adottano un immaginario e una lingua che si allontanano dalla “provincia Italia” e abbracciano il mondo, il mondo interconnesso in cui viviamo, che percepiamo tale, e probabilmente è, in questo XXI secolo.

Tuttavia sebbene termini inglesi ed esempi provenienti dall’estero abbondino nel libro di Luna non lasciatevi ingannare, questo saggio vuole convincere noi italiani che cambiare si può, è possibile ripartire, mentre politici vecchi e nuovi parlano e i governi fanno melina (oppure illudono e poi non mantegono su temi fondamentali come la ricerca e l’innovazione), che il futuro non è una questione di fibra ottica ma di fibra morale, quell’anima d’acciaio che c’è dentro gli imprenditori italiani piccoli e grandi che dice loro; fai, produci, inventa soluzioni ai problemi e non arrenderti.

Se siete convinti di avere una buona idea non potrete non rimanere entusiasti delle storie narrate da Luna, che è il primo a mettersi in gioco raccontando sia i suoi successi sia i suoi fallimenti; oggi, come ai tempi di Edison, “l’unico vero fallimento di cui si può essere accusati è non averci provato fino in fondo”, anzi “prima fallisci e meglio è, perché così troverai prima la soluzione e avrai successo”. Bisogna innovare senza permesso afferma Luna e il web ci dà una grossa mano in questo, se c’è un consuetudine italiana che dobbiamo dimenticare è quella di sbattere la porta in faccia al futuro.

Ritorniamo all’indice: Startupper (creano posti di lavoro non tradizionali e non smettono mai di farlo), Maker (c’è una trasformazione in corso e ci sono dei nuovi artigiani là fuori che sanno tenere insieme tradizione e innovazione), Dreamer (chamateli se volete innovatori sociali e iniziate a pensare che i soldi non sono tutto), Civic hacker (sarà il popolo, anche attraverso il web, ad aiutare chi ci governa a farlo meglio), Biopunk (da un’idea al laboratorio fatto in casa fino a scoperte clamorose il passo è breve), iSchool (la rivoluzione non aspetta appalti, decreti o finanziamenti). Vi ho incuriosito?

Cambiamo tutto! sostiene “attraverso storie reali […] che è in atto una rivoluzione pacifica e fin troppo silenziosa che passa attraverso l’innovazione e che investe il modo di studiare, di fare scienza, di fare impresa, di creare lavoro e di lavorare, di produrre valore e di consumare” (sì sono le categorie che ho richiamato anche sopra). Forse un modo diverso di fare politica, grazie anche alla cultura digitale. Potete credere alle tesi (e agli esempi) di Luna oppure no – a me hanno instillato ottimismo – in ogni caso non tenetela vostra opinione per voi, condividetela su www.cambiamotutto.it.

Lascia un commento

Archiviato in ebook recensioni