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Startup editoriali digitali: exLibris, da Venezia gli ebook per chi vuole conoscere la letteratura mediterranea e mediorientale

"L'Home Page di exLibris Digital Orient Express"

“L’Home Page di exLibris Digital Orient Express”

Nei mesi scorsi ho conosciuto attraverso il blog di Chiara Comito editoriaraba.com non solo la bellezza della vita culturale che anima la sponda sud del Mediterraneo ma anche exLibris: Digital Orient Express. Di che cosa si tratta? Come esprime bene il sottotitolo è un treno di bit che ha l’ambizione di unire ancora una volta Occidente e Oriente, non più su una strada carovaniera o ferrata bensì attraverso la cultura digitale, grazie alla diffusione di ebook ad hoc. Gli animatori di questo progetto – Laura Aletti e Alvise Rabitti – hanno gentilmente acconsentito a rispondere a una manciata di domande.

La vostra startup exLibris è online da marzo 2013. Vi proponete come service per editori italiani e non che intendono creare un catalogo digitale e come libreria (ancora da creare) specializzata, un ebook store di e per il lettore interessato ad approfondire la cultura araba, abbiamo capito bene?

Sì, quasi tutto giusto! Il nostro bacino di riferimento non vuole limitarsi alla sola cultura araba, ma all’intera area del Mediterraneo e del Medio Oriente. Gli ebook che saranno presenti nell’ebook store – presto online – si occuperanno, ad esempio, anche di Afghanistan, Spagna, Turchia, Balcani, Italia. E non ci faremo mancare nessun genere! Il fermento degli ultimi due anni ha ribadito che questa area è fortemente interconnessa e il desiderio di incontro, la curiosità, da entrambe le sponde è già forte. L’ebook è un ottimo strumento per la diffusione dei testi e per questo offriamo agli editori un supporto per la conversione al digitale e ai lettori una guida competente – ma anche accattivante – a questa complessa e sempre più vivace tecnologia.

Avete vinto questa estate il premio Arscientia con un progetto finalizzato alla realizzazione del primo ebook per l’insegnamento dell’arabo; non vi configurate a questo punto come aspiranti editori digitali tout-court? Non vi converrebbe una strada da, passateci il paragone, Iperborea all-digital per titoli tradotti dall’arabo?

Il passaggio a editori è qualcosa a cui miriamo senza dubbio. Anzi: il ragionamento sul binomio libro digitale/cultura mediorientale-mediterranea era partito proprio da lì. È un passo che speriamo di affrontare, con i tempi giusti: in questo processo abbiamo bisogno di crescere. La realizzazione in versione digitale di un testo per l’apprendimento dell’arabo è partita dalla qualità dei contenuti che la scuola Ahlan-Egypt ha prodotto in anni di esperienza sul campo. Il nostro compito, al momento, è quello di rendere questo e altri ottimi prodotti editoriali raggiungibili e fruibili, creando un nuovo spazio per emergere e raggiungere il lettore attraverso l’ebook store. Aver ricevuto un premio per questa particolare costola del progetto ci ha certamente incoraggiato a proseguire: ha dimostrato l’interesse e l’attenzione per le tematiche culturali arricchite dal supporto digitale.

ExLibris è il frutto del lavoro di un informatico (Alvise) e una arabista (Laura); sebbene ancora scisso in due distinte persone avete realizzato il sogno del cosiddetto Umanista Informatico; anche la vostra fiducia nell’ebook come veicolo di conoscenza potrebbe sembrare bizzarra sia agli ingegneri sia allo studente di Lettere, cosa ne pensate?

Alvise: Da appassionati di libri, abbiamo affrontato come molti lo scoglio del passaggio al libro digitale. Entrambi avevamo le nostre riserve (complicate dalla venerazione per il libro in quanto oggetto!), ma, una volta superate, le comodità che questo formato ha da offrire hanno avuto la meglio. Personalmente, non vorrei che l’ebook sostituisse in toto il libro cartaceo, ma ha sufficienti vantaggi da affiancarlo con dignità e da meritarsi uno spazio nella libreria di ciascun lettore. In quanto alla bizzarria… credo che i lettori abbiano cominciato ad apprezzarne i vantaggi. Ci sembra che già un semplice giro in autobus ci possa dare ragione.

Laura: Aggiungo solo che un nuovo mix di digitale e cultura è il nostro punto di forza, quello che ci rende differenti. Non solo affianchiamo due mondi, ma incuriosiamo sia l’uno che l’altro. Probabilmente, all’inizio, affronteremo un certo scetticismo (senza dimenticare che ce n’è ancora parecchio da parte dei lettori per gli ebook stessi). L’ebook è un nuovo strumento che va colto per rendere più fruibili i contenuti, con praticità e con nuove offerte in digitale.

Siete facilmente rintracciabili, avete un sito, un account Twitter, una pagina Facebook e Google Plus, in rete siete quindi più che presenti. Spento il computer, il tablet e lo smartphone siete due giovani che vivono e lavorano a Venezia, cosa significa fare impresa (legata al mondo editoriale) lontano da Milano e Roma?

 La rete ci aiuta molto a rimanere collegati con il resto del mondo e grazie a blog come Editoriaraba o Arabic Literature (in English) possono nascere ottime collaborazioni, inizialmente virtuali, magari fuori da canali tradizionali. A fine novembre 2013 parteciperemo via Skype all’ultimo workshop del corso organizzato da Townhouse e da The International Media Network Services for Human Rights che si terrà al Cairo. Per spiegare le opportunità che possono avere gli ebook in arabo, anche fuori dai confini arabi. Per quel che riguarda Venezia, al di là del turismo di massa, resta un centro culturale, anche grazie all’Università Ca’ Foscari che promuove eventi come il festival di letteratura internazionale “Incroci di civiltà” o appuntamenti come “Guerre di carta” (organizzato dal Master MIM). In fin dei conti lavoriamo con la rete, quella che “annulla le distanze”, no?

Molte startup rimangono tali per anni; alcune, a meno di non ambire a uscire dai confini italiani rischiano di non decollare. Acceleriamo il calendario e pensiamo a exLibris nel 2015, anzi, ci diamo un vero appuntamento per sentirci una seconda volta nell’anno dell’Expo, cosa avrà prodotto la vostra startup tra due anni?

Nel 2015 ti racconteremo di come avremo faticosamente consolidato la nostra presenza come ebook store online, con le versioni del sito anche in inglese e francese e la presenza di ebook anche in lingua straniera. Abbiamo una grande voglia di uscire dai confini italiani, non per sfiducia verso il nostro paese, ma perché la natura stessa del nostro progetto è proiettata verso l’esterno. Quindi, se avrai ancora voglia di ospitarci sul tuo blog, una terza volta, nel 2016 ti racconteremo degli ebook in arabo e di come avranno iniziato a prendere piede! E a quel punto, guarderemo un po’ più da vicino alla creazione di una casa editrice digitale tutta nostra.

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