Se vi state domandando quale cover scegliere per proteggere il vostro nuovo Kobo Aura HD vi consiglio come sempre un prodotto Gecko. Attraverso chi gestisce il sito italiano della Gecko Covers – grazie! – ho avuto modo di testare in queste settimane estive la custodia deluxe per il nuovo ereader top di gamma della Kobo, è solo una delle tre disponibili al momento per questo ereader, la meno costosa (27,95 euro), le altre sono in vera pelle (32,95 euro) e “fashion” (34,95 euro, ogni cover è originale). Spero che prima o poi producano anche la Slimfit che ritengo sia la migliore sia per il Touch sia per il Glo.
Al solito la consegna – gratuita, importante segnalarlo per un importo tutto sommato contenuto – una volta richiesto il prodotto consideratela molto veloce (la logistica è stata affidata ad Amazon che è una garanzia di puntualità, chi ordina prima delle 17 ha davvero la sensazione che, come scritto sul sito, l’ordine sia stato gestito immediatamente. Come vedete dalla foto sotto la cover è imbustata in una confezione trasparente studiata per gli espositori da negozio, pochi fronzoli a parte il logo del geco, quello che conta è la custodia che si presenta grossa quanto un tascabile date le dimensioni dell’Aura HD.
Ho scelto la custodia nera con l’interno nero adatta alle due colorazioni scure dell’ereader, l’altra disponibile è invece bianca con l’interno azzurro per il Kobo Aura HD total white così simile ai primi dispositivi Apple. Come avevo già sperimentato con la sua equivalente per il Glo il lettore digitale si infila da sinistra a destra, spingete un po’ senza timori se non entra facilmente, del resto il retro dell’Aura è seghettato mica liscio, è naturale che faccia resistenza. Aspetto positivo (sempre che non siate tra quelli che lo vogliono invece maneggiare “libero”): una volta a posto custodia ed ereader sono una cosa sola.
Gli spazi lasciati liberi dalla custodia sono gli accessi per il cavo USB e la scheda di memoria MiniSD nella parte bassa e i tasti per l’accensione/spegnimento sia del lettore sia della luce nella angolo in alto a destra. La ricarica (o la sincronizzazione) del lettore digitale non è quindi ostacolata in nessun modo. Quindi non troverete elastici (come nella cover standard per il Touch e il Glo) ma rispetto a quella deluxe che ho già testato per il Kobo Glo qualche disagio in più quando andate ad accendere il dispositivo… come mai? Perché il bordo dell’Aura non è più piatto ma svasato verso il fondo (vedi foto con il tastino dell’accensione rosso).
Lo scatto di genio questa volta i nostri amici olandesi non l’hanno infatti avuto in fase di progettazione, o probabilmente non l’hanno ritenuto necessario; l’angolo in alto a destra per questa custodia (anche a discapito di una minore protezione dell’ereader) doveva presentare, sempre a mio giudizio, badate bene, uno “scalino” lungo circa un mignolo – dal tasto per accendere la luce fino all’angolo – per far sì che le dita non incontrino (come invece accade) la sporgenza invadente della cover. Non credo di essermi spiegato al meglio ma è una cosa di cui vi accorgerete nell’uso di tutti i giorni, fidatevi.
Nell’utilizzo quotidiano la cover è a ogni modo estremamente funzionale: “morbida” come ho già scritto ma abbastanza solida da porterla gettare in borsa senza tanti pensieri (attenzione alle chiavi che potrebbero grafiare la simil pelle). Ho apprezzato in particolar modo la chiusura magnetica che Gecko ha integrato negli angoli, ottima, quando chiudete la protezione sapete che non si riaprirà accidentalmente; la custodia “aperta”, con la copertina che si ripiega sul retro, non infastidisce la lettura; rifiniture buone nell’esemplare che mi hanno inviato; funzione sleep cover ok.
Non mi resta che chiudere invitandovi al solito a procurarvi una cover per il vostro nuovo Kobo Aura HD. Anche se è una bella “bestiola” con il suo schermo da 6.9 pollici ha sempre uno schermo fragile tenetelo a mente. Qualsiasi lettore digitale abbiate acquistato per adesso ha ancora bisogno di una custodia, servono anche se mi rendo conto che è una spesa in più. Parafrasando il buon vecchio Nico Cereghini: cover ben sistemata, luce accesa, anche di giorno, e prudenza, sempre!
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