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Kobo Arc 7 HD, una recensione con un occhio ai lettori di libri digitali

Libri digitali "a colori" sulla home page del Kobo Arc 7 HD

Libri digitali “a colori” sulla home page del Kobo Arc 7 HD

Ricordate tre settimane fa? Ero rimasto tanto stupito da vedere i tablet 2013 di Kobo già disponibili nei negozi da correre a prenderne uno. Sarà il Natale (l’ennesimo) dei tablet? Di sicuro qualcuno di voi, anche per risparmiare, invece di prendere un ebook reader deciderà di optare per un solo dispositivo in grado di navigare, leggere la posta, guardare video e… leggere ebook. Non so che budget abbiate in mente ma il Kobo Arc 7 HD (16 GB di memoria, 1920×1200 pixel) a 199 euro a me è sembrata una buona idea e dopo quasi un mese di prova sul campo ecco le mie impressioni.

Dentro all’elegante confezione bianca (io l’ho preso in una Libreria Feltrinelli) trovate il tablet, alcune istruzioni essenziali sul funzionamento – quelle complete, ben 75 paginette, vi risparmio la fatica di cercarle, si trovano in Rete, potete scaricarle in PDF cliccando qui – un cavo micro USB/USB e il caricabatteria in dotazione con la spina che utilizziamo qui in Italia; attenzione, se attaccherete il tablet a un computer la ricarica sarà molto più lenta. E la custodia? Come sempre dovete prendervela a parte, io ho scelto una sleep cover in ecopelle che ho trovato in negozio.

Kobo-Arc-7HD-Packaging

Il Kobo Arc 7 HD (a sinistra nella foto sotto) è più grande di un ereader come il Kobo Aura HD (a destra) ed è più pesante; come ho già scritto non posso confrontarlo con i tablet 2013 di Amazon – il Kindle Fire HDX, 244 euro senza “spot”, 1920×1200 pixel, 16 GB di memoria; il diretto concorrente del modello che ho comprato – o un iPad mini perché non ce li ho né mai li ho provati. Ho scelto di comprarlo quest’anno per l’utilizzo quotidiano (posta, gestione del blog), per leggere “meglio” le riviste (Internazionale, Nuovi Argomenti ecc.) e i PDF, in questi due casi di lettura digitale persino il Kobo Aura HD è un passo indietro rispetto ai tablet, niente da fare. Gli ereader però lo ribadisco restano la soluzione migliore per leggere un ebook, almeno, per i miei poveri occhi!

Kobo-Arc-7HD-vs-Aura HD

Esattamente come avevo già sperimentato usando il Kobo Arc 2012 che Mondadori mi aveva mandato in prova l’anno scorso la lettura su un tablet è fattibile. Il problema – ma ripeto, questo è il giudizio di un “videoterminalista”, ovvero di una persona che davanti a uno schermo ci sta già otto ore al giorno – di affrontare la lettura di un libro su schermo retrolluminato rimane sempre la fatica cui sottoporrete il vostro occhio. Nella foto in basso ho messo a confronto gli schermi del Kobo Arc 7 HD (a sinistra) e del Kobo Aura HD (a destra) al massimo della luminosità, vedete come il tablet rimane una fonte di luce molto più dell’ereader, che grazie alla luminosità indiretta e alla tecnologia elink permette una lettura più rilassata.

Esiste ovviamente più di un modo per ridurre questo disagio che almeno io avverto, innanzitutto imporsi una lettura meno continuativa, qui gli amanti della lettura immersiva inorridiranno, mi dispiace, oppure impostare lo schermo del Kobo Arc 7 HD per una lettura al negativo, vale a dire con lo sfondo nero e i caratteri della pagina bianchi, la cosiddetta modalità notte: risparmierete batteria – più del 60% della ricarica di un tablet viene consumata dalla retrollimunazione, lo sapevate? – e stancherete meno i vostri nervi ottici. La lettura su Kobo Arc per il resto risulta piacevole come sugli ereader, potete prendere note, condividerle utilizzando tutti i principali socialnetwork, per chi ama sottolineare ci sono quattro colori diversi (azzurro, giallo, verde e rosa) mentre i dizionari sono sette (oltre all’italiano, inglese, spagnolo, tedesco, francese, olandese e portoghese).

Kobo-Arc-7HD-vs-Aura-HD-schermi

Kobo-Arc-7HD-modalita-notte

Com’è ovvio Kobo ha tutto l’interesse che preferiate il suo store rispetto alle librerie digitali concorrenti, anche voi troverete molto invitante, oltre che più semplice, acquistare un ebook su Kobo Store. Ttuttavia, come già più volte espresso su questo blog la mia preferenza è caduta su Kobo perché, a differenza di Amazon, permette di acquistare i propri libri digitali ovunque, per dirne una, sullo store di Google: ho ritrovato su Play Books la mia biblioteca tale e quale l’avevo sul mio Mac. Oppure, non vedete l’ora di comprare l’ultimo numero di Nuovi Argomenti e al solito su inMondadori, laFeltrinelli e su Kobo non è ancora stata caricata mentre in altre librerie sì? Posso comprarla su Bookrepublic e leggerla grazie all’applicazione OverDrive (vedi foto sotto), e lo stesso dicasi per altri epub protetti da DRM Adobe. E i PDF? Si leggono comodamente scaricando Adobe Reader per dispositivi Android.

Leggere Internazionale – aspetto sempre Limes per Android eh? Capitasse mai su ‘sto blog qualcuno che può svilupparla ‘sta app – su Kobo Arc 7 HD non consente una lettura “naturale” perché i sette pollici del tablet riducono molto la grandezza effettiva dei caratteri (parlo della visualiazzazione della pagina singola), lo schermo a 323 ppi di risoluzione valorizza però la resa delle fotografie. Grazie alla gestualità recepita dal touch screen rimpicciolire e ingrandire le pagine diventa in breve tempo semplice e intuitivo, anche la visione su lato lungo riproduce quasi il formato corretto di questa rivista; rimango curioso di provare il Kobo Arc 10 HD per verificare se tre pollici in più fanno davvero la differenza nel caso della lettura delle riviste digitali!

Kobo-Arc-7HD-OverDrive

Kobo-7HD-Internazionale

Interfaccia: la “Tapestry” del Kobo Arc 2012 è stata sostituita da “Collezioni”, in pratica raccolte di elementi per organizzare gli ebook, i file, le app e altri tipi di contenuto sul dispositivo che prendono l’aspetto di una fila di libri visti di dorso, come fossero disposti sullo scaffale di una libreria. Gradevole a vedersi ma in genere utilizzo come home la schermata che vedete in apertura a questo post dove gli ebook sono presenti di piatto, fossero ancora oggetti fisici! Ah, gli scaffali che avete creato sui vostri ereader Kobo – che ne so, Fantascienza, Libri sui gatti 🙂 ecc. – appariranno in Collezioni una volta che sincronizzerete il vostro account tramite Kobo Desktop.

Aspetti multimediali: lo schermo molto risoluto penalizzerà per paradosso giochi pensati per schermi più poveri, Angry Birds Star Wars che ho acquistato per il mio Nokia 610 si vede un po’ sfuocato sul Kobo Arc 7 HD, il rimedio è comprare giochi ad hoc; film, ho noleggiato su Play Movies un paio di lungometraggi e si vedono bene, ho provato anche a collegare il tablet tramite la porta micro HDMI-HDMI a una televisione a 32 pollici e nonostante qualche rallentamento sui panning, la visione è stata piacevole, anche l’audio è passato agli speaker della TV senza problemi. Navigazione in Internet: impeccabile, sostituisce del tutto la necessità di avere un computer. Ah, grazie a Android File Transfer se come me utilizzate Mac potete trasformare il tablet in una ingombrante chiavetta.

Molto utile la possibilità di creare più account per lo stesso tablet (e molto semplice il passaggio dall’uno all’altro), valutate però in questo caso quanta memoria vi serve perché ogni utente deve scaricarsi le proprie applicazioni e 16GB potrebbero rivelarsi troppo pochi. Dimensioni un po’ più grandi, sebbene sia più sottile (12,2 x 19,4 x 9,6 cm), del Kobo Arc 2012, 341 g di peso (mezzo chilo con una buona cover), processore Nvidia Tegra 3 Quad-Core, 1,7 GHz, 1GB di RAM, mezza giornata di autonomia se tenete la luminosità dello schermo al minimo, stessa fotocamera frontale da 1,3 Megapixel del Kobo Arc 2012 (nulla di che), non ha quella posteriore. Dopo tre settimane di utilizzo, anche in mobilità, posso dire di avere comprato un buon tablet.

Aggiornamento 09/10/2014: il presidente di Kobo Michael Tamblyn come segnala Lisa Campbell su www.thebookseller.com ha annunciato che la compagnia nippo-canadese abbandonerà il mercato dei tablet per dedicarsi esclusivamente agli ereader. I quattro tablet attualmente in commercio non godranno quindi di eredi.

Foto | Il lettore digitale

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Kobo Arc Mondadori come va

Lettura digitale su schermi retroilluminati. Se vi piace così 🙂 È stato il Natale dei tablet a basso costo e può darsi che il vostro primo ebook lo abbiate letto su un tablet. Nulla di strano, negli Stati Uniti il Kindle Fire pare sia andato alla grande, l’iPad mini sembra costare un po’ troppo ma si vende ugualmente e anche qui in Italia tra Google, Samsung e svariati altri produttori c’è solo l’imbarazzo della scelta. Magari c’è chi tra voi si è comprato un Kobo Arc; pure io grazie a Mondadori ho avuto la possibilità di testarlo per sette giorni.

L’ho restituito a malincuore l’Arc; è abbastanza chiaro perché le vendite di personal computer su scala mondiale, per la prima volta negli ultimi cinque anni, abbiano registrato una flessione a fine 2012 (fonte: The Wall Street Journal), gli utenti si stanno abituando a utilizzare altri dispositivi (più comodi) per gli stessi scopi: guardare un video, controllare la posta, preparare una presentazione… ricordate Steve Jobs? “People don’t know what they want until you show it to them” (fonte: Forbes). Durante la settimana che ho trascorso con il tablet di Kobo il portatile non l’ho mai toccato.

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Il Kobo Arc (a sinistra nella foto) è più grande di un ereader come il Glo ed è più pesante; premessa, non possiedo né ho mai posseduto un tablet quindi non posso confrontarlo con un Kindle Fire o un iPad mini. È di sicuro un oggetto più ingombrante di un lettore digitale a inchiostro elettronico ma è anche ovvio che ci si possa “fare” di più, ad esempio giocare ad Angry Birds Star Wars (uno di quei perfetti congegni di “distrazione di massa” descritti dall’ottimo articolo – anche tradotto ad aprile 2012 da Internazionale – di Sam Anderson Just One More Game…, che di fatto ci stanno rincretinendo), andare su Twitter, controllare le mail, guardare la puntata dello spettacolo di Crozza che avevi perso la sera prima ecc. Fa tutto ciò egregiamente.

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Ecco ora la buona notizia se su questo blog siete capitati perché volete capirci di più su ebook ed editoria digitale. Ci si può “anche” leggere su un Kobo Arc. Avrete più distrazioni che su un device dedicato ma l’ultimo di Murakami o Camilleri potete affrontarlo anche su un Arc. Avvertenza, non è però un ereader; ha uno schermo LCD a 1280×800 pixel retroilluminato che mi ha affaticato la vista dopo un’ora di lettura. Io credo nei prodigi della tecnica ma ora, anno 2013, il vostro nervo ottico vi sarà riconoscente se da un libro di carta passerete a un Kobo Glo o un Kindle Paperwhite o al lettore a inchiostro elettronico che vorrete per leggere un ebook, credetemi.

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E però c’è un però… l’Arc è un po’ più grande di quel tanto che basta (non l’ho portato a spasso ma è un tablet da viaggio grazie ai suoi sette pollici di diagonale) da “riprodurre” sullo schermo una pagina di formato tradizionale, questo potrebbe andare a genio a chi aborre i sei pollici dei Kobo, Kindle, Nook ecc. Nella sua versione da 16 GB costa inoltre 199 euro quindi spendendo 70 euro in più rispetto a un Glo avrete un dispositivo più versatile e (sempre vi sia una connessione wi-fi nei dintorni) ugualmente sempre connesso allo store Kobo/inMondadori.

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Nell’immagine sopra ho messo a confronto le schermate dedicate ai libri sull’Arc con la Home del Glo; un dispositivo è stato creato per darti anche la possibilità di leggere, l’altro apposta per i lettori. Ereader a inchiostro elettronico tecnologia vecchia e in precoce declino? Vi consiglio di leggere l’articolo Misreading the Facts on E-Books di Warren Adler pubblicato ieri sull’Huffington Post: “I dispositivi dedicati [solo] alla lettura di ebook perderanno terreno nei confronti dei tablet, ma il lettore autenticamente appassionato si terrà stretta l’esclusività [dell’ambiente di lettura fornito dagli ereader]”. Mi accodo a coloro i quali credono che un ebook non sia uguale a un file mp3 e che vedrà scomparire prima gli iPod degli ereader. Forse ci andrà meglio degli audiophile 🙂

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A ogni modo, un escamotage se volete utilizzare il Kobo Arc principalmente per leggere è quello di utilizzare la modalità notte, in questo caso la pagina diventa nera e i caratteri bianchi ridurrete così la quantità di irradiazione luminosa diretta ai vostri occhi. C’è poi un indubbio vantaggio che mi fa consigliare l’acquisto di un Arc a chi già possiede un lettore Kobo, la perfetta integrazione tra il tablet e il vostro ereader grazie alla sincronizzazione dei due (o più) dispositivi. Quello che avete sul Mini, Touch o Glo comparirà anche sull’Arc e viceversa, potrete alternare senza quasi accorgervene la lettura dello stesso libro da un device all’altro 😉

Dimensioni maneggevoli (12 x 18,9 x 11,5 cm), processore da 1,5 GHz, mezza giornata di autonomia, fotocamera frontale da 1,3 Megapixel, un buon tablet insomma che se la batte con i suoi avversari: Kindle Fire e Google Nexus 7. Ecco, posso consigliarvi una buona recensione del Kobo Arc su Pianeta eBook che vi descrive nel dettaglio l’interfaccia e tutto quello che ho omesso nella mia mini panoramica. Posso dirvi perché non l’ho comprato: gli manca ancora una fotocamera posteriore (a differenza dei prodotti Samung e Apple), avendo poi già un Nokia Lumia 610 e due ereader Kobo non sento la necessità di acquistarlo, posso spendere quei soldi in ebook ^____^

Foto | Il lettore digitale
Video | You Tube

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Kobo Glo, Kobo Mini e Kobo Arc anticipando i nuovi ereader Kindle Amazon

Rinnovo per la gamma 2012 Kobo, un nuovo tablet e due nuovi ereader

Kobo gioca d’anticipo e rivela tre novità il giorno prima che Amazon sveli al mondo i nuovi Kindle. Cosa vi dicevo rispetto al rimanere al passo con la concorrenza? Ne parlavo a proposito della Sony e del suo “nuovo” PRS-T2 (cliccate qui) che a vedere il Kobo Glo – più definito, finalmente uno schermo touch 1024×768, con un processore più veloce e dotato di illuminazione diffusa sullo schermo (come il Nook Simple Touch con GlowLight) per leggere in ogni condizione di luce – sembra uscito l’anno scorso 😉

Data di uscita non ancora dichiarata costerà 129.99 dollari mentre il prezzo del Kobo Touch se ho capito bene scende a 99 dollari (devo ancora verificarlo). E se pensate che un prezzo così sia troppo per un ereader c’è il Kobo Mini a 79.99 dollari, sempre touch e dalle dimensioni ancora più ridotte rispetto al suo fratello maggiore; a meno di rivelazioni sconvolgenti da parte di Amazon Kobo si mette in pari – anche con un tablet rinnovato, il Kobo Arc – con il leader del mercato tentando di rubargli l’attenzione dei media per qualche ora 🙂 Sapevate poi che Mondadori venderà quest’autunno Kobo nelle sue librerie?

Vi state chiedendo quando i nuovi Kobo arriveranno nel nostro Paese? Pazienza

Screenshot | www.kobo.com

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