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Kristen Roupenian, Cat Person, una raccolta di orrori

Cat Person (racconti) di Kristen Roupenian

Cat Person di Kristen Roupenian
Traduzione di Cristiana Mennella, Gianni Pannofino e Maurizia Balmelli
Einaudi, febbraio 2019, (cartaceo 17,50 €, 252 pagine; ebook 9,99 €)

«Ragazza degli snack, dammi il tuo numero, – disse, e sorprendendo sé stessa lei glielo diede».

Ero curioso di leggere Cat Person tradotto in italiano. L’avevo intercettato su Internet, insieme a milioni di altri lettori, quando era uscito nel dicembre del 2017 su “The New Yorker”. Per chi ancora non lo sapesse, quell’Everest di visualizzazioni ha portato la sua autrice, Kristen Roupenian, a siglare un contratto a sette cifre con la Scout Press per la stesura di due libri, il primo è appunto la raccolta di racconti “You Know You Want This” pubblicato in Italia col titolo “Cat Person” (dedicato quindi innanzitutto a chi era piaciuto il racconto uscito sul New Yorker). Ringrazio Einaudi che mi ha fatto dono di una copia prima che potessi comprarlo. E quindi? Questa raccolta di dodici racconti scritti dalla scrittrice ed esperta di gatti (così la sua biografia su Twitter) Kristen Roupenian com’è?

È un mix di racconti fantastici e realistici. Già qui Roupenian spiazza la sua lettrice o il suo lettore che di “Cat Person” aveva apprezzato lo specchiamento con la propria esperienza personale. La scrittrice vuole raccontare altri genere di storie e sin da subito Ragazzaccio, che apre la raccolta, mette sulla buona strada raccontando come un rapporto amicale possa trasformarsi in una storia di cronaca orrenda e plausbile sebbene grottesca. Look At You Game, Girl viceversa ritorna su binari realistici narrando il possibile (?) incontro di una ragazzina con un tipo strambo. Neanche il tempo di rifiatare e Sardine ci riconsegna alle fantasie di vendetta tramutate in realtà di una madre separata.

Come considerare poi Il lettore notturno? Quanto credere al volontario internazionale di stanza in Kenya alle prese con una classe di ragazzine impossibili e una leggenda locale? Siamo ancora dalle parti del plausibile mentre con Lo specchio, il secchio e il vecchio femore torniamo al fantastico con la fantasia gotica di un’antica corte dove una principessa poi regina scivola piano piano verso una lucida follia. A metà raccolta Roupenian o i suoi editor collocano Cat Person, racconto più realistico che realistico non si può di una relazione (?) disastrosa. In quarta di copertina Einaudi ha scritto che i legami tra genere, sesso e potere descritti da Roupenian sono “ferocemente divertenti”. Da divertirsi c’è ben poco. C’è molta angoscia, questo di sicuro.

Il settimo racconto Il bravo ragazzo fin dal titolo si contraddice: chi è un bravo ragazzo, specialmente il protagonista immaginato da Roupenian, non lo è per nulla e se smascherato (o autosmascheratosi) si merita la punizione più severa. Il ragazzo della piscina avrebbe meritato qualche pagina in più: può una fantasia preadolescienzale avere ancora uno scopo una volta diventati adulti? E se sì perché e per chi? In Non avere paura torniamo sul fantastico (o allegorico) incontrando una donna e l’uomo da lei evocato, letteralmente. Sempre a questo genere appartiene La prova nel portafiammiferi che racconta di una coppia di San Francisco in crisi.

Gli ultimi due racconti, realistici sebbene estremi – Voglia di morire e Mordere – parlano rispettivamente di un appuntamento su Tinder in grado di cambiarti la vita e di come reagire alle molestie assecondando la propria natura non sia sbagliato. In conclusione: Roupenian non disdegna l’orrido, gli escrementi e il sangue (prima di Cat Person era riuscita a pubblicare principalmente online su testate di genere come “Body Parts Magazine” e “Weird Fiction Review”) e, visto che è nata nel 1981, mi permetto di suggerire che il suo immaginario rimanda a film come Schegge di follia (Heaters) decisamente virati all’horror e allo splatter. Io ho apprezzato le sue storie realistiche, meno le altre.

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