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Amazon contro Mondadori, perché Kobo ce la può fare contro Kindle

Libreria Mondolibri di Belluno, in via Mezzaterra insieme ai libri anche Kobo

Resistere è inutile? Perché l’egemonia di Kindle potrebbe non essere così scontata in Italia dopo l’arrivo dell’ereader Kobo by Mondadori. Qualche giorno fa su Twitter ho avuto uno scambio con Francesca Mazzucato: “Sarà molto presto la storia di un tentativo fallito, ambizioso, tenace ma non all’altezza”. Alle mie garbate rimostranze – le suggerivo di non prendere sottogamba non tanto Kobo quanto Mondadori – ha aggiunto: “Io non sottovaluto. Non mi permetterei mai. Ma ho molto intuito e un pochino di esperienza. Sarà il ricordo di un fallimento”.

Ecco, non fraintendetemi, non sono un analista, un esperto di tecnologie, sono solo un uomo curioso che con i libri ci lavora da nemmeno dieci anni. La mia esperienza di lettore digitale è iniziata un anno fa con Kobo, brand cui mi sono affezionato (e di cui vedo i limiti insieme ai pregi); se avessi capacità predittive farei di tutto per entrare in un’azienda IT oppure ne fonderei una io stesso domani. Detto questo, perché credo che il lettore candadese ce la può fare contro Kindle? Perché in via Mezzaterra in centro storico a Belluno Kobo si trova.

Belluno è una città capoluogo di provincia di 36.000 abitanti che nella cartina del nostro Paese sta in alto a destra per intenderci, in genere le persone se la lasciano alle spalle in fretta per raggiungere le Dolomiti. Peccato, perché anche solo una mezza giornata trascorsa per le sue vie farebbe loro scoprire una cittadina davvero graziosa. Belluno ha inoltre una concentrazione di librerie notevole per le sue dimensioni, tra le ultime ad avere aperto c’è anche la Mondolibri – appartenente al circuito di punti vendita legato a Mondadori – di Edda Sartori.

La libreria era indicata come “punto di ritiro” di Kobo e sabato 6 ottobre ho deciso di andare a dare un’occhiata. Ho scoperto che non era possibile solo ricevere il lettore dopo averlo ordinato, no, era già disponibile il Kobo Touch! Potrà sembrarvi irrilevante, un’occorrenza piccola piccola, una cosa davvero di poco conto. Ma è così che tutto inizia sempre: dal molto piccolo (cit.). Ed ecco anche perché Kobo insieme alla rete distributiva di Mondadori potrà dare filo da torcere ad Amazon – avete visto a proposito Jeff Bezos ieri sera al Tg1? Sì, vogliono far capire che sono arrivati.

A prescindere da chi “vincerà”, se Amazon o Kobo, sarà infatti una guerra di visibilità quella che si scatenerà questo autunno a tutto vantaggio della lettura digitale in Italia; poche minuti fa ho visto per la prima volta lo spot “Chi è Kobo?” andare in onda dopo il Motomondiale su Italia Uno. E sapete quante persone guardano la televisione nel nostro Paese, molta di più di quella che naviga in internet. Se i cittadini si abitueranno che il loro lettore è Kobo ed è possibile trovarlo comodamente nel punto vendita sotto casa (vedi Belluno descritto sopra), Amazon ne soffrirà.

Infatti chi ha mai detto che Kindle debba essere il vostro lettore? Come diceva Han Solo: “Nessun campo di energia mistica controlla il mio destino”, tantomeno Amazon. Mondadori grazie alla sua forza e alle risorse che può mettere in campo – leggete a proposito Kobo in Italia, inMondadori la visita in libreria, un reportage preciso e completo del corner Kobo presso la Multicenter di piazza Duomo a Milano – ha buone probabilità di avere in questi ultimi mesi del 2012 un vantaggio competitivo nei confronti di Amazon, proponendo alle masse Kobo come il lettore “più facile”.

Su Twitter il punto forse l’ha colto @afazzini: “Ho chiesto al demoman Mondadori i vantaggi rispetto a Kindle. Risposta: sono identici!” Ed è vero, come anche ho scritto in “Kindle Paperwhite e Kobo Glo, chi ha detto ereader diversi?” ad esempio – se escludiamo che la luce del nuovo lettore di Amazon è più “bianca” (Dash insegna che il bianco è importante) – anche i modelli illuminati frontalmente di entrambe le case si equivalgono. Al lettore interessato ad avere uno store on-line a portata di click non resta che scegliere (per non parlare poi di altri lettori dove questo è comunque possibile come Leggo di IBS ecc.).

Immagini | lettoredigitale.com

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Amazon Italia: Kobo e Mondadori? Abbiamo ottimi rapporti con Segrate

“Le acque? A Casablanca? Ma qui è il deserto…” “Be’, fui male informato”

Venerdì Affari Italiani ha divulgato una video intervista di Stefano Fossati e Antonio Prudenzano (cliccate qui se volete vederla, dura poco meno di diciotto minuti, qui la sintesi scritta) a due importanti personaggi di Amazon nel nostro paese, Diego Piacentini, Senior Vice President International, e Alessio Santarelli, Kindle Content Manager. L’occasione? L’apertura a Milano degli uffici di Amazon Italia lunedì 10 settembre e l’annuncio dei nuovi tablet/ereader in settimana.

Molti gli argomenti trattati, lascio che vi godiate l’intervista se volete conoscerli tutti, si spazia dagli ebook fino ad Amazon come retailer on-line dei prodotti più svariati – il suo business principale, a tutti gli effetti, quello che la mette in rotta di collisione con soggetti come Rakuten, per dire. Vi cito solo due passaggi che hanno attirato la mia attenzione, alla domanda se l’accordo tra Kobo e Mondadori – definito come tradimento (?) – gli fosse dispiaciuto la risposta è stata:

Abbiamo ottimi rapporti con Mondadori, abbiamo appena firmato un accordo per le riviste, vedrete “Panorama” sul nuovo tablet [il Kindle Fire, ndLuca]; abbiamo un accordo per i libri cartacei, per i libri digitali, sono stati i primi a firmare [per avere i libri] in digitale [sul Kindle Store], abbiamo fatto una press release l’anno scorso, i rapporti con Mondadori sono eccellenti.

La press release citata da Santarelli è quella del 27 luglio 2011 (potete leggerla in inglese cliccando qui si riferisce alla disponibilità di una prima parte del catalogo per Kindle) a voi giudicare se c’è stata risposta o meno al quesito del giornalista, lo so a questo punto ci sarebbe stata la seconda domanda, quella che la stampa in Italia fa di rado, in questo caso: “Come mai Mondadori non ha fatto l’accordo con voi?” 😉 L’altro punto è questa affermazione del vice presidente:

Tieni conto anche che l’editore ha un beneficio da parte dell’ebook – e ciò è provato anche dai nostri numeri – perché il lettore di fatto ha più accesso alla lettura [digitale] a pagamento, quindi il lettore che leggeva il libro fisico ora con Kindle compra circa il 40% di libri in più tra cartaceo e digitale rispetto a quanto faceva prima.

Insomma come prosegue Piacentini “l’ebook dà alla lettura uno strumento in più per diventare momento di intrattenimento per il cliente”. Altro argomento spinoso, e che si lega alla non-risposta di prima è il lapsus (?) di Santarelli su un altro interrogativo, quello di Amazon come editore anche nel nostro paese come accaduto negli USA. Testuali parole: “Non ci sono roadmap su cui diamo visibilità”. Giuro. Ovvero, lo diventeremo ma quando e come accadrà lo saprete al momento opportuno.

Immagine | Modi eleganti per non rispondere a domande dirette da Casablanca (1942)

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