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Tolino Shine, i tedeschi lanciano un loro ereader e scommettono sulla autarchia

„Ich hab gesagt, runter von meinem Rasen!“

„Ich hab gesagt, runter von meinem Rasen!“

Il futuro degli ebook non lo conosce nessuno, c’è perfino chi afferma che tra pochi anni saranno superati, eppure ieri, non si comprende bene se l’annuncio sia stato fatto di venerdì per farlo digerire nel weekend oppure in coincidenza con l’inizio del mese, dalla Germania è arrivata una notizia accolta con il sorriso oltre oceano: “Americani? Levatevi dal nostro prato!”. Dal 7 marzo i tedeschi lanciano la loro sfida a Kindle e agli altri ereader stranieri commercializzando il Tolino Shine (www.tolino.de).

Macchina alla pari con la concorrenza a leggerne le caratteristiche tecniche (riporto dal comunicato stampa): sette settimane di autonomia, wi-fi, schermo E Ink ® HD, stessa risoluzione e dimensioni – 6 pollici di diagonale, 1024 × 758 pixel – del Kindle Paperwhite e del Kobo Glo e ovviamente la luce integrata, possibilità di archiviare più di 2000 ebook… sì, già ma quanto ci costa? 99 euro. Non male eh? Aggressivi anche sul prezzo. Tuttavia il punto da sottolineare è un altro.

Il mercato tedesco – lasciate stare che è probabilmente troppo tardi per battere Amazon e soci sul fronte hardware – è forse l’unico in Europa per dimensioni dove si poteva tentare un esperimento del genere (rinfrescatevi la memoria leggendo questo post di Cecilia Martini su tropicodellibro.it, risale a metà luglio 2012), trovare vale a dire una via autarchica per un proprio dispositivo di lettura; in Germania è riuscito quello che in Italia non è accaduto, si sono messi insieme i principali editori, più le catene di librerie e Telecom.

TolinoShine

Se infatti le catene di librerie italiane (non conto il Cybook Odissey Feltrinelli Edition) non hanno di fatto avvallato nessun ereader in particolare e tre soggetti – IBS con Leggo, Telecom con Biblet e Mondadori con Kobo – hanno scelto negli anni di percorrere strade separate, in Germania invece le catene Thalia, Weltbild e Hugendubel (1500 punti vendita non bruscolini) hanno stipulato un accordo con il maggior gruppo editoriale tedesco ed europeo Bertelsmann e Deutsche Telekom per dare al lettore un ereader nazionale.

Un lettore di libri digitale che arriva sul mercato competitivo almeno quanto i suoi avversari e soprattutto “aperto”, come a mio parere giustamente rimarca Laura Hazard Owen su gigaom.com (qui trovate il suo post); se il lettore tedesco acquisterà il Tolino Shine potrà accedere a 300.000 titoli in lingua, il doppio di quelli offerti da Amazon, e comprare dove vorrà i propri ebook dato che il dispositivo legge file .epub, PDF e .txt. Tolino non ha il 3G? Deutsche Telekom offre l’accesso gratuito a 11,000 hotspot wi-fi oltre a possibilità di archiviare ebook (25 GB) nella sua nuvola.

Ringrazio Sebastian Posth, che conto di ascoltare di persona a If Book Then 2013, per la suggestione dell’immagine di apertura, spero di non avere male interpretato un suo tweet – “Gran Tolino” – ieri sera a poche ore dalla conferenza stampa che ha dato il volo alla scommessa tedesca. Impossibile dire adesso se l’ereader Tolino Shine riuscirà a imporsi in Germania come primo lettore di libri digitali del Paese (si aspettano di venderne più di un milione di unità da qui a fine anno) ma di certo è positivo che anche l’Europa tenti una sua via all’interno di un mercato in continuo cambiamento.

Aggiornamento 02/03/2013: Il convitato di pietra di Tolino pare sia per adesso il selfpublishing, Matthias Matting del sito selfpublisherbibel.de ha subito verificato la possibilità per gli scrittori di lingua tedesca sulle modalità per  pubblicarsi (o distribuirsi) da sé legate a questo nuovo ereader. Non lo si esclude per il futuro ma per ora appaiono nulle – in modo curioso tale posizione riflette il mancato lancio in Italia del programma di selfpublishing Kobo Writing Life via Mondadori più volte dato per imminente.

Immagini | Dall’alto: Gran Torino (2008), www.tolino.de, You Tube

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Quale ebook reader compro?

Il primo Kindle, era "più credibile dei predecessori" (Luca De Biase)

Comprare un lettore digitale è un piccolo investimento. Dobbiamo pensare che ci servirà a lungo ma, dato l’elevato tasso di obsolescenza dei prodotti tecnologici – neppure le auto si svalutano come i Kindle, da 400 a 38 dollari –, è anche un rischio. E se poi il mese dopo esce un ebook reader più completo e più bello? Bene, se ragionate così non diventerete mai lettori digitali su schermi e-ink, continuerete a soffrire di affaticamento visivo dovuto alla luminosità degli schermi LCD. Beh, c’è chi non si fa problemi e usa un iPad 🙂

Osservate l’immagine in alto, raffigura il primo Kindle uscito nel novembre 2007. Pare sbucato fuori da una space opera stile Guerre Stellari. De Biase lo annunciava così su Crossroads: “Un nuovo oggetto per leggere i libri elettronici”. Quattro anni dopo possiamo scegliere fra un Kindle senza tasti, uno con collegamento in 3G ecc. Su www.gizmodo.it trovate un’ottima sintesi della sua evoluzione. È il momento giusto, acquistate ciò che volete, non “per forza” un prodotto Amazon, ad esempio io ho preso il Kobo Touch uscito pochi mesi fa.

“Sono anni che abbiamo internet e gli e-book. Nessuno li legge” (Gianluca La Rosa), “Facile prevedere che Kindle non prenderà piede” (Guido Tedoldi), questi due commenti al post di De Biase sono tuttora validi, sì oggi, nel 2011, non sono ironico! Il mondo è pieno di libri, esisteranno ancora a lungo, nessuno vi obbliga a leggere in digitale. Se invece volete provare, semplice: compratevene uno, bastano 150 euro.

Foto | Amazon Kindle (2007) by EricaJoy (Flickr)

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